Salvador Dalì |
Oggi ricorre l'anniversario della nascita di Salvador Dalí, 11 maggio 1904.
Gli stessi anni dei miei nonni all'incirca, quanta storia, quante diversità!
La mia curiosità per Salvador Dalí nasce grazie ad uno dei quadri che mio padre comprò (alla fiera dell'Est...😁). Subì il fascino del surrealismo...
Nel 1998 ho iniziato a lavorare in profumeria e... Le "bocche" di Dalí spiccavano tra gli scaffali...
Boutique Figueres |
Lo scorso anno scorrendo materiale turistico della città di Barcellona mi sono imbattuta in una pubblicità del tour di Figueres al Teatro-Museo Dalí... Beh non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione... Così ho preso il treno e sono andata a Figueres...
Dalí nasce quindi in Catalogna nel 1904. Venne a contatto, già in giovane età, con artisti ai margini del canone ufficiale. Questo fu importante perchè gli consentì di ampliare le sue visioni ed escludere i pregiudizi che dettava l'arte in quel periodo, in più lo stimolò a muovere i primi passi nel disegno. I genitori si accorsero delle potenzialità del piccolo e lo avviarono agli studi artistici.
All'età di 12 anni scoprì un dipinto di Ramon Pichot, un conoscente di famiglia che frequentava ambienti modernisti. Egli si identificò immediatemente nello stile impressionista. I suoi primi dipinti avevano colori vibranti e luminosi. I paesaggi che impresse nella tela furono la baia di Cadaqués e Cap de Creus.
Ritratto di mio padre 1920 - Figueres |
Di questi anni è pure Ritratto di mio padre
dove inizia a cogliere i primi aspetti della psiche umana.
Nel 1919 per la prima volta mostrò in pubblico le sue opere nella Chiesa di Figueres.
Intorno al 1921 le sue pitture furono arricchite con elementi tratti dal pointilisme, dall'espressionismo e dal fauvisme. In questo periodo le sue opere fanno riferimento anche a pittori classici,tra i quali, Velázquez, Goya, El Greco e, soprattutto, Raffaello che gli ispirò l'Autoritratto con collo raffaellesco.
Autoritratto con collo raffaellesco 1921 |
Nel 1922 Dalí si trasferì a Madrid nella Residenza Studentesca, un collegio universitario di stampo progressistaDove poté arricchire la sua formazione intellettuale e lo scambio interdisciplinare con gli altri studenti. Qui fece amicizia con il cineasta Luis Buñuel e il poeta Federico García Lorca. Studiò Belle Arti presso la Reale Accademia di San Fernando la più prestigiosa del Paese.
Il
rapporto con García Lorca fu intenso e contrassegnato da tensione
sessuale e da contrasti di personalità che sfociò nell'elaborazione
di soggetti come la frustrazione amorosa.
Dalí in
questo periodo sperimenta tecniche ed idee di diverse correnti,
servendosi del cubismo, del futurismo, dalla pittura metafisica e da
un tocco di ... neoclassicismo.
La sua
popolarità crebbe nel 1925 quando mostrò il proprio talento
all'Esposizione della Società degli Artisti Iberici di Madrid e alla
personale di Barcellona presso le Gallerie Dalmau.
Carne di Gallina inaugurale 1928 - Figueres |
Nell 1926 Dalí visitò Parigi, frequentò i caffè parigini, punti d'incontro per gli spagnoli che volevano farsi spazio nell'ambiente culturale della città, incontrò Picasso, visitò il Louvre ammirando le opere di Leonardo, Raffaello e Ingres, e si convinse che, una volta rientrato a Madrid si sarebbe trasferito nella capitale francese. Questo chiaramente significava dover abbandonare gli studi alla prestigiosa Accademia e fece in modo di farsi cacciare sfidando l'istituzione. Rifiutò di farsi esaminare da un tribunale che, secondo lui, non era in grado di valutarlo. Tornò però a Figueres sperimentando nuove fasi espressive.
Nel 1927
si avvicinò al surrealismo, movimento artistico e letterario erede
del dadaismo che propugnava la validità del mondo dei sogni e degli
impulsi. Si ispirò alle opere di Yves Tanguy e Joan Miró
ridefinendo il proprio stile. Iniziò a dipingere semipiani
delimitati da una linea, caratteristici del pre-surrealismo, e spazi
onirici con figure apparentemente prive di vincoli tra loro.
Alla
fine degli anni venti il surrealismo conobbe una crisi dovuta
all'allontanamento di artisti che vedevano limitata la loro libertà
di espressione a causa della vicinanza del capo del movimento, André
Breton, con il comunismo. Dalí contribuì successivamente ad
innalzare il livello dello stile sia dal punto di vista teorico che
nell'iconografia.
Nel 1929
tornò a Parigi per collaborare con Luis Buñuel alla realizzazione
del cortometraggio Un chien andalu. Stabilì nuovi contatti
grazie a Joan Miró che gli presentò il gallerista belga Camille
Goemans, il quale a sua volta gli presentò René Magritte e il poeta
surrealista Paul Éluard, le cui idee affascinarono totalmente Dalí.
Partendo
dalle teorie di Sigmund Freud sull'interpretazione dei sogni, il
pittore dedicò scene prodotte da allucinazioni basato sulla
sistematizzazione delle idee e delle immagini più intime.
Il gioco lugubre 1929 |
Il gioco lugubre |
Il gioco lugubre fu il primo quadro realizzato da Salvador Dalí dopo il suo ingresso nel gruppo dei surrealisti, questa tela provocò sconcerto e disapprovazione da parte degli altri componenti. Il quadro anticipa molti elementi stilistici comuni alla produzione successiva di Dalí, soprattutto la sommatoria di elementi deformati in spazi costruiti in ardite prospettive.La tela, ispirata da una forte credenza nelle teorie freudiane, raffigura in modo inquietante simboli relativi alle fobie infantili, ai sensi di colpa e in particolare alla masturbazione. Al centro la grande testa con una enorme cavalletta posata ove dovrebbero trovarsi le labbra; sopra e sotto di essa fluttuano sogni e ricordi rimossi, tra cui si nota un'enorme presenza di elementi sessuali. A sinistra, su un piedistallo, vi è una statua la cui enorme mano è un'allegoria dell'autoerotismo, mentre il senso di vergogna che accompagna tale pratica è esplicitato in essa nel gesto di coprirsi il viso. Ma la figura più angosciante all'interno del quadro è l'uomo in basso a destra: con le sue mutande macchiate di escrementi, l'espressione perversa del volto e uno straccio insaguinato in mano (simbolo dell'evirazione) sconvolse perfino gli altri aderenti al Surrealismo.(Prof. Grilletto)
Dalí si servì di immagini simboliche come la testa dormiente, la locusta, le formiche, i leoni e le pietre, che appariranno spesso nelle sue opere.
L'estate del 1929 a Cadaqués ricevette la visita di Goemans con Buñuel, i coniugi Magritte e Paul Éluard con la moglie Gala. Nata nel 1894 a Kazan (Russia) con il nome di Elena Ivanovna Diakonova, Gala spiccava con la sua personalità seducente che ne aveva fatto la musa dei principali artisti surrealisti. Subirono il fascino reciproco e iniziarono una relazione amorosa con l'approvazione di Éluard. Sotto l'influsso di Gala che lo aiutò a disinibirsi, l'artista iniziò a dipingere Il grande masturbatore.
Proprio nel paesaggio di Portlligat ambienta La persistenza della memoria, un'opera dove esprime l'ansia dell'essere umano di controllare il tempo.Dalí diede una spiegazione di come elaborò la forma degli orologi molli. L’artista si trovò ad osservare una fetta di formaggio Camembert che si stava sciogliendo al sole.
Degli anni '30 elaborò un
sistema di lavoro che battezzò paranoico-critico ispirato agli studi
psicoanalitici di Jacques Lacan. Con questa volle ribadire il valore
dell'interpretazione della realtà in funzione delle osservazioni
personali.
Una
delle formule chiave del procedimento consisteva nell'elaborazione di
immagini doppie o multiple, capaci di liberare l'immaginazione degli
spettatori e di lasciare quindi spazio a diverse interpretazioni. La
distorsione ottica delle figure fu un altro strumento di cui il
pittore si servì per materializzare il suo metodo.
L'uso
del metodo paranoico-critico sfociò nella comparsa di immagini
ricorrenti. Il pane, considerato l'alimento basico dell'uomo e
simbolo della vita vincolato alla tradizione religiosa, era una
metafora del desiderio sessuale, dato che assumeva forme falliche,
mentre le uova sono state interpretate come un'allusione alla
fecondazione o al ritorno nell'utero materno. Le bistecche
costituivano invece una rappresentazione dell'erotismo della fantasia
di divorare la persona amata.
Segue un
periodo in cui Dalí si concentrò intorno a L'Angelus di Millet
che, come lui affermò, quest'opera lo riportava all'infanzia e
rappresentava le sue paure più profonde. Secondo DalÍ conteneva
allusioni occulte all'angoscia edipica.
Nel Febbraio del '34 si creano tensioni con Breton a causa di un quadro presentato al Salon des Indépendents, L'enigma di Guglielmo Tell, nell'opera appare un forma anatomica sporporzionata con il volto di Lenin. Breton indì una riunione d'urgenza per l'espulsione di Dalí dai surrealisti. Egli si presentò con diversi maglioni di lana e un termometro in bocca, trasformando il processo in uno spettacolo esilarante. Ottenne l'assoluzione dai suoi compagni e indirettamente la propria indipendenza intellettuale.
A
novembre sbarcò a New York, ci fu una mostra organizzata da Julien
Levy con più di una ventina di quadri e fu un successo. Consapevole
delle opportunità commerciali offerte dagli Stati Uniti, Dalì diede
ampio sfoggio della sua stravaganza per attirare l'attenzione del
pubblico. In una festa di commiato gli invitati erano tenuti a
presentarsi mascherati: dovevano rappresentare il sogno preferito.
Dalí fece la comparsa con la testa bendata e una teca sul petto che
conteneva un reggiseno in omaggio all'organizzatrice dell'evento,
Caresse Crosby, inventrice del suddetto capo di abbigliamento
femminile.
Allo
scoppio della guerra civile, nel 1936, Dalí si trovava a Londra per
un esposizione surrealista, in attesa dello sviluppo degli
avvenimenti, il pittore si trasferì a Parigi.
L'assassinio
di García Lorca a Granada da parte dei fascisti fu un colpo molto
duro per l'artista che decise di rifugiarsi nel lavoro e mostrare
un'apparente neutralità politica.
A questo
periodo appartiene Costruzione molle con fagioli bolliti,
simbolo della lotta fratricida, in cui contrappose la luminosità del
paesaggio mediterraneo alla crudezza di un essere mostruoso formato
da diverse parti di un corpo umano che strangola e calpesta se
stesso, un'autodistruzione.
Il
pittore poteva contare sull'appoggio economico di Edward James, un
mecenate britannico, che gli consentì di dedicarsi interamente alla
creazione delle sue opere. Grazie alla sua conoscenza della
psicoanalisi creò nuovi simboli. I cassetti aperti furono uno dei
suoi contributi più efficaci: inseriti nel corpo femminile,
fungevano da metafora dei segreti che non osiamo raccontare di noi
stessi e che possono venire alla luce solo grazie alla terapia.
Teatro Museo Dalí Figueres |
Oltre
che a rinnovare l'iconografia, Dalí continuò sviluppare il metodo
paranoico-critico. Il frutto più ambizioso di questo metodo fu la
Metamorfosi di Narciso. Sperimentò l'uso delle immagini
doppie per rappresentare diversi concetti, il dramma umano
dell'amore, l'ambiguità sessuale, la trasformazione nella morte e
l'influsso di Gala. Ebbe modo di presentare l'opera a Freud, il quale
in una lettera gli scrisse: Non è l’inconscio che cerco nei
suoi quadri, ma il conscio. […] Il suo mistero si manifesta
apertamente. L’immagine è solo un meccanismo per rivelarlo.
Metamorfosi di Narciso 1937 |
Il tramonto è scelto da Dalí: la fine di una giornata e la fine di una vita a sedurre e sedursi. Narciso è avvolto dall’impossibilità che lo consuma sulla sponda del lago, il volto nascosto, la testa su un ginocchio, i riccioli biondi legati in una coda mossa dal vento e, di fianco, il suo doppio: la metamorfosi. Il nuovo Narciso è un fiore nato da un uovo tenuto da una mano pietrificata come un fossile. Dall’amore per se stessi, passando per la morte, nasce il vero amore. (Maria Pia Masella)
Cigni che riflettono elefanti 1937 |
L'enigma di Hitler 1939 |
Allo
scoppio della seconda guerra mondiale il pittore poteva contare su
risorse economiche sufficienti a garantirsi la propria tranquillità.
Nell'agosto
del 1940 Dalí e Gala si trasferiscono negli Stati Uniti dalla loro
amica e mecenate Caresse Crosby, qui si dedica alla sua autobiografia
La vita segreta di Salvador Dalí pensata per esaltare i suoi
successi ed il suo personaggio.
Dopo il
1941 ci fu, per lui, un ritorno al classicismo e alla preoccupazione
per la forma anche se le opere mostravano sempre immagini
irrazionali. Nello stesso anno ci fu a New York un'esposizione
antologica di Dalí e Miró, il successo permise di replicare in
altre otto citta.
Dal 1943
Dalí potè contare sull'appoggio dei coniugi Reynold ed Eleonor
Morse. Inoltre nel difficile periodo post guerra, realizzò numerosi
ritratti di società , illustrò riviste, libri e campagne
pubblicitarie.
Anticipò
il sorgere della pop-art introducendo una bottiglia di Coca-Cola
nella composizione.
Poesia d'America - Gli atleti cosmici 1943 - Figueres |
Stimolato
dal successo dell'autobiografia, pubblicata nel '43, Dalí cominciò
a scrivere il romanzo Volti
nascosti. Ispirato da
Balzac e Stendhal, il libro fu un ulteriore passo verso l'essere
considerato un artista totale. Creò il ballettoTristano
pazzo (definito paranoico),
e collaborò con Hitchcock nel film Spellbound.
I dipinti nel frattempo spaziavano da composizioni oniriche ad oli
realisti.
Fondale per il balletto Labirinto 1941 - Figueres |
Il cestino di pane 1945 - Figueres |
Nel 1946
lavorò con Walt Disney alla produzione di un cortometraggio
intitolato Destino.
Oltre a realizzare anche illustrazioni per il Macbeth di Shakespeare e il Don Chisciotte della Mancia di Miguel Cervantes, cercò di riavvinarsi al cinema partecipando a un concorso bandito per il film Bel Ami. Dalí partecipò con La tentazione di Sant'Antonio, un'opera che conteneva le sue nuove icone, gli elefanti dalle lunghe zampe, portatori di oggetti simbolici come il misticismo, la leggerezza e l'assenza di gravità.
La tentazione di Sant'Antonio |
Leda atomica 1949 - Figueres |
La singolare Madonna ottenne l'approvazione di Pio XII durante un incontro svoltosi a Roma. Il pittore, quindi, continuò la fase dell'iconografia cristiana e del sentimento religioso.
Produsse capolavori quali Cristo San Giovanni della Croce, in cui si servì della prospettiva e del chiaroscuro barocco.
|
Nello
stesso anno si dedicò all'arte orafa. L'italiano Fulco di Verdura,
lo aiutò a realizzare magnifici articoli di oreficeria. L'artista
disegnava i pezzi con la maggior precisione possibile, specificando
le forme e i colori che dovevano essere usati. Dalí sceglieva anche
i materiali, basandosi sugli aspetti simbolici dei metalli nobili.
Secondo Dalí le opere erano oggetti di pura bellezza, concepiti per
elevare l'anima e stimolare l'immaginazione degli osservatori.
L'ascensione di Santa Cecilia 1955 - Figueres |
All'inizio
degli anni '50, Dalí tenne una conferenza dove predisse un futuro di
splendori per l'arte religiosa. Le idee esposte furono utilizzate per
il Manifesto mistico, un testo pubblicato nel 1951 dove proclamava la
decadenza dell'arte contemporanea e sulla necessità di adottare la
cosiddetta mistica paranoico-critica, una pittura basata sulla
interiorizzazione dei progressi scientifici e la ricerca dell'estasi
spirituale. Dalí trasferì questo approccio ne L'ascensione di Santa
Cecilia e Galatea delle sfere in cui creò immagini dall'aspetto
tridimensionale ispirandosi alle teorie della disintegrazione
dell'atomo.
Gli
studi sull'organizzazione della materia sfociarono nell'apparizione
di una figura ossessiva: il corno del rinoceronte. Secondo l'artista
questa immagine era sotto forma logaritmica perfetta a partire dalla
quale si strutturano tutti gli elementi. Inoltre in un testo poetico
(i Canti di Maldoror scritto dal conte di Lautéamont) Dio si
trasforma proprio nel rinoceronte.
Le corna
del rinoceronte iniziarono a insinuarsi in diverse opere.
Nel 1953
in seguito alla pubblicazione della struttura del DNA, il pittore
sentì una forte attrazione per le molecole. Secondo Dalì il DNA era
la prova ultima dell'esistenza di Dio.
Con
questa visione il linguaggio molecolare si inserì perfettamente
all'interno della visione mistica paranoico-critica.
Alla
fine degli anni '50 lavorò ad una serie di opere di dimensioni
monumentali contraddistinte dall'uso di grandi panoramiche e
un'attenzione ossessiva per i particolari. L'artista voleva rendere
omaggio alla pittura francese del XIX secolo.
La
svolta fu accolta con ostilità dalla critica, tuttavia non si lasciò
scoraggiare.
L'8
agosto 1958 Dalí e Gala contrassero matrimonio religioso. Con questo
gesto il pittore volle esprimere l'affetto per colei che fu moglie,
musa, rappresentante artistica e amministratrice. Sempre idealizzata
la figura di Gala appare in gran parte tra gli anni '60 e '70. In
questo periodo realizzò Gala nuda di spalle. La schiena di Gala
appare anche al centro di Gala nuda che guarda il mare e a 18 metri
appare il presidente Lincoln, introducendo i concetti della
cibernetica che gli consentirono di creare un'illusione ottica.
Gala nuda di spalle 1960 - Figueres |
Gala nuda che guarda il mare e a 18 metri appare il presidente Lincoln 1975 - Figueres. Osservate l'immagine da vicino e da lontano! |
Dagli
anni '70 Dalí ridusse la sua attività pittorica ma non rinunciò a
nuove avventure. Cominciò a studiare la stereoscopia, una tecnica
che permetteva di creare un effetto in rilievo usando due quadri
quasi identici e un sistema di specchi.
Dalì di spalle che dipinge Gala di spalle eternizzata da sei cornee virtuali provvisoriamente riflesse in sei veri specchi 1972 Figueres |
|
Usò
questo metodo anche per produrre opere olografe sfruttando il laser
per creare immagini tridimensionali. Secondo Dalí l'uso della terza
dimensione non mirava solo a trasmettere la profondità ma ad
accedere all'immortalità. Parallelamente ai suoi esperimenti ottici,
promosse la creazione del Teatro-Museo Dalí di Figueres, sua
città natale.
Una crisi economica e di coppia segnò la crisi di Dalì (Gala tra i suoi numerosi amanti aveva sperperato più di un milione di dollari e regalato opere importanti di Dalì a Jeff Fenholt, vocalist di Jesus Christ Superstar). Il periodo peggiore ha inizio a partire dal 1974 quando l'artista viene implicato nello scandalo di 40000 fogli in bianco che recano la sua firma.
Il 28
settembre del1974 il Teatro-Museo di Dalí apre al pubblico (giorno
in cui è nato mio fratello!)
Tra le
altre opere, evidenziate sopra, nel museo vi si trovano: il sofà
a forma di labbra di Mae West, il sarcofago con i circuiti
elettronici, il letto di Napoleone III.
Dopo
tumultuosi eventi di coppia, Gala, ormai ultrasettantenne, confessò
la vera ragione del ricovero in ospedale che poi l’avrebbe condotta
alla morte.
Sarebbe
stato Dalí a procurarle la fatale frattura al bacino, dopo averla
malmenata e gettata a terra. Questa versione dei fatti confermerebbe
la tumultuosa natura del loro legame, conclusosi con un ulteriore
colpo di scena. Consapevole del desiderio della moglie di essere
sepolta nel loro castello a Girona, Dalí commissionò il
trafugamento del suo cadavere alla volta del maniero spagnolo.
L’artista assoldò inoltre un’equipe di medici per fare
imbalsamare Gala che, vestita con il suo abito Dior preferito, è
stata sepolta nella cripta del castello.Gala muore il 10 giugno 1982.
La collezione di quadri che Salvador le aveva regalato, per volontà
di lei, rientrarono al Teatro-Museo di Figueres.
Teatro Museo Dalí - Figueres |
Le sue ultime opere saranno ispirate soprattutto ai pittori italiani, in particolare a Michelangelo e a Raffaello.Dalí Morirà a Figueres il 23 gennaio del 1989 a 84 anni. E' sepolto nel Teatro Museo.
Teatro Museo Dalí - Figueres |
Figueres (Piazza) |
Lettura: Alchimie di un genio
Mostra in corso Carrières de Lumières